Campania

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La scoperta di Pompei e delle altre città vesuviane, la cui vita fu drammaticamente interrotta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., ha rappresentato un momento fondamentale per la comprensione del mondo romano; gli scavi nell’area vesuviana – così come quelli nell’area flegrea, da Baia, a Cuma, a Bacoli, sebbene in maniera diversa – ci offrono un’immagine intatta della vita antica, cristallizzata come in un’istantanea fotografica, non contaminata dal progredire del tempo. Pompei, Ercolano, Oplonti non hanno restituito solo i tesori vagheggiati nell’immaginario collettivo, ma anche e soprattutto la quotidianità della vita con tutti i suoi multiformi aspetti e le architetture, dalle forme più nobili alle soluzioni più semplici: così, ecco apparire davanti ai nostri occhi il mondo di un tempo in tutta la sua complessità, dopo secoli di oblio. Conoscere queste città significa dunque aprire un ineguagliabile squarcio nel passato, ed è innegabile il senso di genuino stupore che rapisce anche il visitatore meno preparato quando percorre le antiche strade selciate, entra nella gran piazza del Foro, osserva le case, le botteghe, i laboratori artigiani, i luoghi di ristoro, le pitture dai colori vivaci, gli splendidi mosaici, gli oggetti di uso comune. Davvero sembra che dietro l’angolo si possa incontrare la giovane ancella che va a riempire la brocca alla vicina fontana, il gruppetto di uomini che discutono animatamente di sport o di politica, l’oste che si lamenta per i pochi clienti. Questo viaggio, breve ma intenso, ci consente di incontrare il nostro passato e di osservare il presente sotto un’ottica diversa.

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